Gli insetti sono 400 milioni di anni che svolazzano e strisciano sulla Terra.
Ce ne sono davvero tanti. Secondo alcune stime ci sono 10 miliardi di miliardi di insetti sulla Terra, praticamente 1,2 miliardi di insetti per ognuno di noi.
Ho trovato una frase simbolica e particolare del Naturalista e Biologo Statunitense Edward Osborne Wilson (1929-2021):
“…Se l’intera umanità dovesse scomparire, il pianeta tornerebbe al ricco equilibrio che esisteva diecimila anni fa… Se invece a sparire fossero gli insetti l’intero pianeta e l’ambiente sprofonderebbe nel caos”
Ho sempre parlato di insetti ad adulti e bambini per educazione all’ambiente, in escursione, a scuola, per preservare la biodiversità, per cercare specie cosiddette invasive ed aliene, per sfatare falsi miti su animali e pregiudizi, ma mai mi sarei addentrato a parlare di insetti come la nuova forma di alimentazione del futuro prossimo per preservare e prevenire carestie e tutelare il nostro pianeta e le future generazioni per la scarsità di risorse.
Anche io ammetto devo superare l’idea che mangiare insetti sia una cosa schifosa, ma credo dipenda dal contesto sociale ed economico in cui siamo cresciuti e viviamo. Diciamo che faccio fatica ad abbandonare la nostra “Dieta Mediterranea”
Ciò è facilmente superabile se si analizzano oggettivamente dati, notizie e fatti:
- Gli esseri umani mangiano già insetti da migliaia di anni.
- Due miliardi di persone oggi sulla terra seguono una dieta a base di insetti (ad esempio : coleotteri, scarabei rinoceronti e scarabei stercorari)
- In alcuni paesi come Africa, Asia, e America Latina gli insetti fanno parte della dieta quotidiana.
- l’ONU tramite la FAO sostiene che occorre cercare nuovi modi per sfamare la popolazione mondiale per il futuro e che gli insetti sono un opzione salutare e sostenibile.
- Gli scienziati dicono che gli insetti sono fonte di nutrimento ricchi di proteine e vitamine e con assoluta o quasi assenza di grasso.
- Allevare insetti anziché mucche e polli è più sostenibile per l’ambiente e la terra in generale, perché consente di produrre più cibo usando meno risorse.
- Le cicale rappresentavano un alimento di lusso tra gli abitanti dell’antica Grecia.
- Gli antichi romani invece consideravano le larve di scarabeo una vera prelibatezza.
- L’UE e il suo ente per la sicurezza alimentare afferma che grilli cavallette e larve si possono consumare in tutta sicurezza.
Visto che oggettivamente quello che oggi mangiamo in occidente prettamente deriva dal 75% da una dozzina di piante e da una dozzina di specie di animali (ad esempio: mucca, maiale, pollo, pecora, agnello, cinghiale, cervo, cavallo, anatra, ecc.), forse è arrivata l’ora di sperimentare pure noi e imparare ad essere meno schizzinosi.
…E tu che cosa ne pensi?
Approfondimenti:
Insetti, il cibo del futuro tra rischi alimentari e aspetti nutrizionali
https://www.lacucinaitaliana.it/lifestyle/ambiente/mangiare-insetti-abbiamo-provato-per-voi/
Attribuzione non richiesta