La transizione energetica per il superamento del sistema capitalistico

Dal 6 al 18 novembre 2022 si svolgerà a Sharm el Sheikh, in Egitto, la 27°Conferenza delle Nazioni Unite dal Clima (Cop27).
Forse non tutti sanno che, le conferenze delle parti, si tengono ogni anno dell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici(UNFCC), firmata nel 1992 durante il cosiddetto vertice della Terra di Rio de Janeiro, in Brasile
I paesi presenti e rappresentati sono 197 e discuteranno le diverse azioni da intraprendere per affrontare la crisi climatica globale.
Dovranno trattare argomenti e temi legati al clima, alla finanza, alla decarbonizzazione, all’agricoltura,  alle risorse idriche, la biodiversità, le economie, ecc.
Molte le questioni difficili da sbrogliare, una su tutte,  il fatto che i paesi cosiddetti ricchi , non hanno rispettato e mantenuto l’impegno assunto nel 2009 di fornire aiuti economici ai paesi poveri, nel meccanismo di “perdite e danni causati da sfruttamento di risorse e per le possibili distruzioni causate dal cambiamento climatico”, nei paesi non industrializzati.
Insomma dopo il disastroso evento di Parigi dello scorso anno, speriamo in questo grosso altro evento globale per il nostro futuro e pianeta…
Ho una mia personale considerazione , che mi sono fatto leggendo in giro diversi articoli e idee , libri e post sulla questione dei cambiamenti climatici e della transizione ecologica. che va oltre le idee di tutela,  che vorrei condividere con voi.
Credo  che in questo periodo storico, le azioni sulla transizione ecologica ed energetica potrebbero incidere e cambiare il nostro futuro a livello globale e dare una svolta al sistema capitalistico occidentale.
A darmi conforto anche un recente articolo che ho letto di Omar Robert Hamilton, scrittore e regista  egiziano britannico.
Anche se con difficoltà, reticenze e lentezze, che si voglia accettare o meno,  siamo entrati in una nuova epoca storica, quella della transizione ecologica ed energetica, in cui le diverse società industrializzate (una volta solo quelle occidentali) sostituiranno le forme di energia (secondarie) i combustibili fossili,  con le fonti di energia (primarie) rinnovabili come il solare, l’eolico , ecc.
Da quel che si legge, gli impianti per le fonti di energia rinnovabili si espandono e moltiplicano in modo esponenziale seppur sul lungo periodo tentando di abbattere o ridurre drasticamente i costi.
E’ indubbio che il sistema capitalistico come lo conosciamo noi, si sta orientando e accodando ai nuovi potenti,  che gestiscono in modo esclusivo o privilegiato le nuove risorse e le nuove economie.
Volendo fare un passo indietro, ricordiamoci noi tutti che,  l’occidente industrializzato odierno  si impose ed è oggi così com’è, grazie alla spinta della rivoluzione industriale e all’invenzione e all’uso di macchine che sfruttavano risorse fossile,  che spinsero verso lo sviluppo di forme di capitalismo ed economie e prima ancora sulla spinte dall’eredità  del colonialismo che  sfruttava risorse dai paesi cosiddetti poveri,  le colonie.
Oggi essere i primi, riuscire ad anticipare i tempi, può essere la base su cui costruire una nuova potenza economica energetica, solare, eolica, rinnovabile, potrebbe essere anche la base di una nuova forma di potere politico, pensateci abbandonare drasticamente l’uso di combustibili fossili attuando politiche radicali di transizione energetica in alcuni stati  potrebbe pure scombussolare e far collassare alcuni regimi e stati che detengono il potere economico in mano, per le risorse energetiche attualmente disponibili.
E’ una bomba in mano a pochi questa situazione.
Dopo l’incidente atomico di Fukushima in Giappone, lo stesso sta puntando ora anche sull’idrogeno green nato da energia solare e pannelli fotovoltaici.
Abbiamo pure visto solo recentemente, che con la guerra scoppiata nel 2022 Russia – Ucraina , il problema del gas da una parte e del grano dall’altra, condizioni parte del mondo.
Sicuramente stiamo vivendo e passando in un epoca unica e storica…
Chi coglierà l’attimo?
Ne saremo capaci di anticipare i tempi e vivere in prospettiva del futuro e non sugli allori del passato?
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